Fare startup (digitale e no) è complicato, sotto tutti i punti di vista… E’ necessario avere la capacità di comprendere il mercato ed i suoi bisogni, formalizzare l’idea ed il modello di business più adatto, trovare i capitali necessari per partire, mettere insieme il miglior team possibile, cambiare idea, sbagliare, riprovarci, prendere tante porte in faccia, ripartire per fare meglio.… questo sono le sfide con cui si confronta chi decide di fare startup.
Elon Musk, che non è proprio l’ultimo arrivato, qualche anno fa ha detto “ Running a start-up is like chewing glass and staring into the abyss”. Ecco, masticare vetri sull’orlo di un precipizio rende bene l’idea.
Per una startup crescere è l’imperativo categorico ed uno dei modi per farlo è tramite accordi con partner e clienti, possibilmente di grandi dimensioni e con una base clienti che, per una impresa nata da pochissimo, sarebbe impossibile da raggiungere in pochissimo tempo.
E’ questo il principio sui cui si basa l’open innovation, teorizzata nel 2003 dall’economista americano Chesbrough. Ovvero un meccanismo per il quale l’innovazione necessaria ad imprese di medie e grandi dimensioni non viene ricercata solamente all’interno dell’azienda ma anche coinvolgendo altri attori, come le startup, le università o i centri di ricerca.
Una formula che le grandi imprese italiane stanno adottando sempre di più, negli ultimi anni e che vede le startup sempre più coinvolte e ricercate. Ma partecipare ad un progetto di open innovation può non essere semplice, né per le startup e neanche per le grandi imprese.
Le difficoltà possono essere molte, spesso i mondi in cui vivono e lavorano le startup e grandi imprese sono, davvero, universi paralleli. Spesso le startup e le grandi imprese faticano a trovare un punto di incontro, un terreno comune su cui lavorare.
Quello che voglio raccontarti oggi, è, però una storia di open innovation a lieto fine: quella che abbiamo vissuto noi di Trovabando insieme a Banca Monte dei Paschi di Siena, la più antica banca del mondo e che ha portato alla nascita del nuovo servizio MPS Agevola+.
Il servizio che abbiamo pensato e realizzato insieme a MPS e che consente in pochi click di scoprire le agevolazioni pubbliche a cui possono accedere imprese, ditte e liberi professionisti alla ricerca di contributi pubblici.
Vuoi sapere come è andata?
Ok, continua a leggere. Era il 1 febbraio 2018 ed una mail dalla mia socia Marina mi avvisava della possibilità di partecipare all’iniziativa di open innovation Officina MPS di Banca Monte dei Paschi di Siena(oggi giunta alla seconda edizione). Abbiamo subito capito che poteva essere un’ottima di occasione di visibilità nei confronti di uno dei principali target del nostro servizio: il settore bancario. Sono seguiti giorni di riunioni febbrili e mail di bozze di documenti aggiornati, rivisti, ricontrollati, modificati…
Arriva il giorno dell’invio delle informazioni sulla piattaforma: ultimo check e poi il fatidico click su “Invia”.
Ora bisognava solo aspettare…Era il 26 marzo quando Marina ha ricevuto una mail che annunciava che, delle oltre 230 startup che avevano partecipato a questa iniziativa, eravamo rientrati tra le 21 aziende selezionate per andare avanti nella fase successiva! WOW! Increduli ma felici passiamo anche questa selezione e approdiamo alla finale del 17 Maggio 2018.
In quell’occasione, di fronte al gotha della banca, ad investitori professionali, ai top manager di realtà multinazionali ci confrontiamo a suon di “pitch” con altre startup ed imprenditori scelti, come noi, per offrire i propri servizi alla banca. A dire la verità eravamo convinti che i vincitori sarebbero stati Sellf di Diego Pizzocaro o Braincontrol di Pasquale Fedele. Quando l’AD Marco Morelli ci ha proclamati chiamandoci sul palco, onestamente, stentavamo a crederci. Sapevamo che la parte più semplice del percorso era appena finita e stavamo per iniziare quella più complessa che ci avrebbe assorbito completamente per diversi mesi.
Per una startup entrare all’interno della più antica banca del mondo non è stato semplice, ma abbiamo avuto la possibilità di farci conoscere e di essere supportati da un team cross-funzionale di professionisti interni alla banca, che si sono appassionati alla nostra idea e con i quali abbiamo condiviso l’idea di fondo del progetto: quella di dare un servizio di valore alle imprese italiane, attraverso il servizio MPS Agevola+.
Insieme abbiamo costruito l’esperienza dell’utente, dalla A alla Z, con una logica inclusiva e costruttiva: è stato davvero bello vedere un’organizzazione intera, quella di MPS, mobilitarsi e coordinarsi per far sì che tutto questo si realizzasse.
Da giovedì 04 Aprile il servizio sarà operativo e, come spesso accade, ciò che l’utente vede è solo una minima parte del lavoro che è stato necessario per giungere a questo risultato.
Clicca qui e leggi il comunicato stampa congiunto dell’iniziativa
Da parte mia e di tutto il team di Trovabando un grazie speciale a Banca MPS per la splendida opportunità: in questi momenti di difficoltà per le economie europee, speriamo davvero che grazie a questo nostro servzio molte imprese italiane possano avvicinarsi al credito agevolato con maggiore fiducia ed effettuare gli investimenti che sono necessari per far ripartire l’occupazione nel nostro Paese.