TOCC Transizione Digitale ed Ecologica: i bandi "capacity building"
La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha emanato due nuovi bandi pubblici che pongono al centro la transizione verde e quella digitale nel settore culturale e creativo. Con un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro per ciascun bando, questi avvisi, denominati TOCC Transizione Digitale ed Ecologica Organismi Culturali e Creativi, mirano a promuovere il rinnovamento delle competenze digitali e la riduzione dell’impronta ecologica degli eventi e dei prodotti culturali.
La capacity building rappresenta il cardine di questi due nuovi bandi rientranti nella galassia degli interventi TOCC – Organismi culturali e creativi, rientranti nel NGEU – Next Generation Europe e finanziati attraverso i fondi destinati al PNRR – Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”. con l’obiettivo di migliorare costantemente le competenze del capitale umano e dei sistemi di gestione e sviluppo organizzativo nel settore culturale e creativo.
Con l’espressione capacity building si fa riferimento ad un processo di miglioramento finalizzato a potenziare i servizi offerti e le opportunità per gli operatori e le organizzazioni culturali e creative e a promuovere la collaborazione, il trasferimento di pratiche e la creazione di una rete di contatti.
I due bandi consentono a ogni soggetto di presentare una sola Domanda di Finanziamento, che deve includere almeno due diversi Progetti.
Vediamo nel dettaglio come funzionano i due Avvisi Tocc.
TOCC - Capacity Building: i beneficiari
I due Avvisi pubblici TOCC finanziano due differenti azioni:
- Azione A1 – “Interventi per migliorare l’ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill”
- Azione B1 – “Promuovere la riduzione dell’impronta ecologica degli eventi culturali favorendo l’inclusione di criteri sociali e ambientali nelle politiche degli appalti pubblici, orientando così la filiera verso l’eco-innovazione di prodotti e servizi”.
Il primo bando, Azione A1, sostiene finanziariamente progetti di capacity building volti a fornire strumenti e conoscenze agli operatori culturali e a favorire la transizione digitale e tecnologica della catena del valore nel settore culturale e creativo.
Il secondo bando, Azione B1, finanzia invece progetti di capacity building che mirano a trasferire competenze e conoscenze agli operatori culturali per promuovere la transizione green e ridurre l’impronta ecologica nei processi di produzione culturale e, in particolare, nell’organizzazione di eventi come rassegne, festival, mostre e altre manifestazioni artistiche.
Oggetto di finanziamento saranno dunque le proposte progettuali di capacity building, da una parte incentrate sulla transizione digitale, dall’altra su quella ecologica. Al netto di questa differenza tematica, i bandi sono dedicati agli stessi soggetti della filiera culturale e creativa: organizzazioni, pubbliche o private, singolarmente oppure aggregate in reti specializzate, operanti sul territorio nazionale nei seguenti settori:
- Macro-ambito A
- Musica;
- Audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
- Spettacolo dal vivo e Festival.
- Macro-ambito B
- Moda;
- Architettura e Design;
- Artigianato artistico.
- Macro-ambito C
- Arti visive (inclusa fotografia);
- Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei);
I soggetti richiedenti dovranno inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti:
- competenze ed esperienze nel campo della formazione, della ricerca, dell’attività di innovazione digitale (Azione A1) o di riduzione dell’impronta ambientale (Azione B1) nella produzione e nella partecipazione culturale, dello sviluppo delle imprese creative e culturali per quanto attiene i contenuti, la produzione, le politiche e la gestione relativamente ai macro-ambiti sopracitati:
- avere organizzato/realizzato, negli ultimi cinque anni, almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
- Accelerazione/open innovation per l’ideazione di nuovi prodotti, servizi, processi e profili lavorativi e l’individuazione di nuove pratiche/modelli/ idee innovative.
- Capacitazione per l’accompagnamento allo sviluppo e all’implementazione di progetti che perseguono le finalità e l’obiettivo generale delle rispettive Azioni A1 e B1
- Empowerment delle competenze degli operatori della filiera delle Organizzazioni culturali e creative.
Quali sono le spese ammissibili?
I due bandi TOCC coprono le seguenti categorie di spese:
- spese relative al funzionamento ordinario dei Soggetti realizzatori (personale e oneri di carattere generale, quali ad esempio carta e altri materiali di consumo, utenze, noleggio di attrezzature, canoni di locazione, ecc.) per un periodo congruente con i tempi di realizzazione del Progetto e nel limite del 15% del suo costo totale;
- spese per personale dipendente qualificato, in proporzione al tempo impiegato nelle attività previste dal progetto finanziato e per un periodo congruente con i tempi di realizzazione di queste ultime.
- spese per contratti di consulenza, collaborazione continuativa o a tempo determinato, prestazione professionale, coerenti con la normativa vigente, a condizione che l’oggetto del contratto sottoscritto riguardi espressamente ed esclusivamente le attività previste dal progetto finanziato, compresa l’attività di docenza;
- spese per la locazione di immobili, quali, ad esempio, sale e aule, adibiti ad ospitare i Destinatari del progetto, incluse eventuali quote di ammortamento;
- spese per il noleggio e/o quota di ammortamento relative all’utilizzo di beni durevoli materiali ed immateriali (es.: computer, software);
- spese per l’acquisto di beni di consumo specificamente necessari per la
realizzazione delle attività previste dal progetto; - spese per l’acquisizione di servizi e prestazioni, strettamente vincolate alle attività realizzate per il progetto;
- spese per impianti ed opere murarie relative ad immobili adibiti ad ospitare i Destinatari delle attività previste dal progetto per l’adeguamento degli standard di sicurezza e di fruibilità da parte dei soggetti con disabilità, fino ad un massimo del 5% del costo totale del progetto;
- spese per spostamenti del personale impegnato, strettamente necessari per la realizzazione delle attività, fino ad un massimo del 2% del costo totale del progetto. Tali costi devono essere riconducibili, a date e luoghi di svolgimento delle attività;
- spese per attività di promozione e comunicazione, da un minimo del 2% fino ad un massimo del 5% del costo totale del progetto.
Tipologia ed entità delle agevolazioni
Le agevolazioni consistono in dei contributi a fondo perduto, di intensità massima pari all’80% delle spese ammissibili e, in ogni caso, per un importo massimo pari a euro 240.000 in media per progetto presentato. Ogni soggetto richiedente, ai fini dell’ammissibilità, dovrà proporre almeno due progetti di capacity building, ognuno del valore minimo di euro 100.000.
Il contributo complessivo massimo concedibile a ciascun Soggetto proponente, considerando che al presente Avviso devono essere proposti più progetti, è pari ad euro 960.000,00.
I soggetti richiedenti dovranno finanziare con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni. Tale quota può essere finanziata anche per mezzo di altri finanziamenti pubblici o privati, a condizione che questi non coprano lo stesso costo, nel rispetto dei vincoli previsti dall’art. 9 del Regolamento (UE) 2021/241 e dalla circolare MEF-RGS n. 33 del 31/12/2021.
Come presentare la domanda di contributo?
La domanda può essere presentata online esclusivamente attraverso il sito web della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura a partire dalle ore 12.00 del 15 giugno 2023 fino alle ore 18.00 del 25 agosto 2023.
Sarà necessario allegare alla domanda telematica una serie di documenti, tra i quali:
- atto costitutivo, statuto e curriculum del Soggetto proponente; in caso di rete, i suddetti documenti per ciascuna delle organizzazioni componenti la rete;
- copia leggibile del documento di riconoscimento del legale rappresentante del Soggetto proponente;
- piano dei costi dettagliato per ciascuno dei progetti candidati, articolato per categoria di spesa ammissibile e, in caso di rete, per componente che sosterrà la spesa, redatto utilizzando il modello fornito in piattaforma;
- nel caso di rete, l’atto costitutivo della stessa se esistente e l’autodichiarazione di responsabilità, secondo il modello presente all’interno della sopracitata piattaforma, sottoscritta dai legali rappresentanti di tutti i
Soggetti, con individuazione espressa del Capofila; - certificato di attribuzione del codice fiscale attribuito entro il 31/12/2020 per le organizzazioni non iscritte nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A, nel Registro delle persone giuridiche presso le Prefetture o nel RUNTS (Registro Nazionale del Terzo Settore).
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