Sostegno per gli investimenti delle imprese del turismo: di cosa si tratta?
“Sostegno per gli investimenti delle imprese del turismo” è un’agevolazione a sostegno della nascita e del rinnovo delle strutture turistiche dell’Emilia-Romagna.
L’obiettivo della misura è quello di promuovere la competitività e la sostenibilità delle imprese turistiche dell’Emilia-Romagna che svolgono attività ricettive nonché l’attrattività dei territori e delle città in cui quelle attività sono localizzate.
Prevede un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese ammissibili per un importo non superiore a complessivi €200.000, o addirittura fino al 50% in caso di sussistenza di uno o più requisiti di premialità.
Possono presentare domanda per questa agevolazione i gestori delle strutture ricettive, ed i proprietari non gestori di strutture turistiche.
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione dalle ore 10.00 del giorno 6 giugno 2023 fino alle ore 13.00 del giorno 5 settembre 2023.
A chi è rivolta l'agevolazione?
Scopriamo allora quali sono i requisiti per poter accedere a questa agevolazione.
Possono richiedere i contributi i seguenti soggetti:
- GESTORI: tutti i soggetti privati che, al momento della domanda, esercitino una delle seguenti attività in immobili o aree di loro proprietà (in caso di gestore proprietario) o di proprietà di terzi (nel caso di gestore non proprietario):
- attività ricettiva alberghiera nelle strutture quali alberghi, residenze turistico alberghiere, condhotel;
- attività ricettiva all’aria aperta nelle strutture quali campeggi, villaggi turistici, marina resort;
- PROPRIETARI NON GESTORI: tutti i soggetti privati che, al momento della domanda, sono proprietari delle strutture nelle quali sono svolte attività di ricezione (anche se momentaneamente sospesa per lavori) e che intendono affittare o dare in disponibilità a imprese o soggetti terzi. In quest’ultimo ultimo caso, al momento della rendicontazione, l’attività dovrà essere effettivamente gestita ed aperta al pubblico.
I soggetti di cui abbiamo parlato in precedenza devono possedere, al momento della presentazione della domanda di contributo, i seguenti requisiti soggettivi di ammissibilità:
– devono possedere le dimensioni di micro, piccole e medie imprese;
– devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel Repertorio Economico Amministrativo (REA) tenuto dalle competenti CCIAA;
– devono avere la sede legale o l’unità locale nel territorio della Regione Emilia-Romagna;
– non devono trovarsi in stato di liquidazione giudiziale;
– non devono essere destinatari di provvedimenti di decade.nza, di sospensione o di divieto
Cosa finanzia l'agevolazione?
Si tratta un bando interessante perché finanzia:
- la realizzazione di nuove strutture ricettive in immobili esistenti, anche se oggetto di demolizione e ricostruzione;
- la riqualificazione, ammodernamento, ampliamento delle strutture ricettive esistenti;
- il rinnovo delle attrezzature e degli arredi;
- l’offerta di nuovi servizi alla clientela e/o al loro miglioramento, tramite soluzioni
- innovative e/o digitali attente anche agli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale edi sicurezza.
Gli interventi potranno essere avviati a partire dalla data del 1° gennaio 2023 e conclusi entro la data del 31 dicembre 2024. Pertanto, tutti i contratti e/o tutte le obbligazioni giuridicamente vincolanti – comprese le accettazioni di preventivi – strettamente funzionali e strumentali alla realizzazione del progetto proposto dovranno essere perfezionati all’interno del periodo sopra indicato.
Da tenere in considerazione che gli interventi non dovranno essere stati materialmente completati o interamente attuati prima che sia stata presentata la domanda di contributo, e dovranno essere realizzati presso unità locali e/o immobili ubicati nel territorio della regione Emilia-Romagna.
L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi proposti dovrà avere una dimensione finanziaria non inferiore a € 200.000 I.V.A. esclusa.
Quali sono le spese ammissibili?
Vediamo quindi nel dettaglio quali sono le spese che sono considerate ammissibili dalla misura:
- spese per opere edili, murarie e impiantistiche, finalizzate anche all’efficientamento energetico e idrico, comprese quelle per la progettazione e la direzione lavori che non potranno superare il 10% dei lavori complessivi;
- spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature – anche nella forma del leasing – di finiture e arredi;
- spese per l’acquisto di dotazioni informatiche, hardware, software e relative licenze d’uso, servizi di cloud computing;
- spese per l’acquisizione di servizi di consulenza specializzata relativa agli interventi di digitalizzazione e di sostenibilità ambientale eventualmente previsti nel progetto e/o finalizzata all’acquisizione di certificazioni (tali spese sono riconosciute nel limite massimo del 20% della somma delle spese di cui alle lettere a + b + c);
- costi generali per la definizione e gestione del progetto
Importante: le fatture relative ai progetti ammessi a finanziamento, per essere considerate ammissibili, devono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data del 1° gennaio 2023 e la data del 31 marzo 2025, ovvero entro la data di presentazione della rendicontazione delle spese, se precedente, e devono comunque riferirsi alle attività e agli interventi svolti dal 1° gennaio 2023 ed entro il 31 dicembre 2024, salvo eventuali proroghe.
Quali agevolazioni sono previste?
“Sostegno per gli investimenti delle imprese del turismo” offre un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese ammissibili per un importo non superiore a complessivi €200.000.
Nel caso di più domande presentate dallo stesso soggetto e riferite a unità locali diverse, la somma complessiva dei contributi concedibili sulle domande presentate non potrà comunque superare la soglia massima di contributo di euro 200.000.
C’è un’altra buona notizia: il contributo a fondo perduto sarà concesso nella misura del 50% della spesa ammessa in presenza, al momento della domanda, di uno o più dei seguenti requisiti di premialità:
– nel caso in cui i progetti proposti abbiano una ricaduta positiva effettiva in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile;
– qualora l’attività di impresa del richiedente sia caratterizzata dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile;
– nel caso in cui gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti;
– nel caso in cui i soggetti proponenti, che abbiano un fatturato annuo pari o maggiore a 2 mln di €, siano in possesso, al momento della domanda, del rating di legalità;
– nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, nelle aree montane o nelle aree interne dell’Emilia Romagna (allegato E del bando);
– nel caso in cui il progetto proposto preveda interventi documentati finalizzati a favorire l’accessibilità nelle strutture e ai servizi da parte dei soggetti disabili.
Come puoi presentare la domanda?
Le domande di contributo dovranno essere compilate, validate ed inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web “SFINGE 2020”, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet della Regione al seguente indirizzo: http://fesr.regione.emilia-romagna.it, nella sezione dedicata al bando, secondo le modalità e con i documenti richiesti.
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione dalle ore 10.00 del giorno 25 maggio 2023 alle ore 13.00 del giorno 5 settembre 2023. L’applicativo web SFINGE 2020 sarà reso disponibile a partire dalle ore 10.00 del giorno 19 maggio 2023 per la sola compilazione e validazione delle domande.
Spero di averti dato una serie di informazioni utili per capire se gli interventi che intendi realizzare nella struttura turistica o meno finanziabili tramite l’agevolazione. Naturalmente se vuoi saperne di più su questo bando, clicca sul pulsante qui sotto e scopri come possiamo aiutarti!