Rating d’impresa: che cos’è e perché è importante conoscerlo?
Il termine Rating d’impresa indica un giudizio sintetico attribuito da un soggetto terzo ad una azienda e può riguardare diversi aspetti che possono essere oggetto di una specifica valutazione.
Di rating d’impresa, infatti, ce ne sono diversi… dal rating di legalità al rating utilizzato invece dalle banche a fini valutativi.
Vediamoli nel dettaglio.
Cosa s’intende per Rating di legalità?
Il rating di legalità è stato introdotto nel 2012 al fine di favorire la promozione e l’introduzione di un corretto comportamento etico in ambito aziendale tramite l’assegnazione di un riconoscimento indicativo del rispetto della legalità o, meno nel dettaglio, del grado di attenzione nella gestione del proprio business. Possono richiederlo le aziende italiane che abbiano raggiunto un fatturato minimo di 2.000.000 di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta di rating.
Le aziende titolari di Rating di legalità sono iscritte in un apposito elenco tenuto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ed il possesso di questo rating rappresenta, spesso, un criterio di premialità in sede di partecipazioni ad agevolazioni pubbliche.
Come funziona la valutazione? Vediamolo meglio…
Per la attribuzione del rating di legalità, espresso con un numero variabile di stelline, da 1 a 3, sono presi in considerazione una serie di fattori quali, ad esempio:
- Adozione di processi di Corporate Social Responsibility;
- Rispetto dei contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno, da Confindustria, dalla Lega delle Cooperative, e a livello locale, dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
- Adozione di modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione.
E per quanto riguarda il rating bancario?
Come saprai, ogni impresa che intrattiene rapporti con un istituto di credito è incasellata in una specifica classe di rating. L’assegnazione di una classe di rating consente alle banche di valutare la solvibilità dei clienti nei processi di concessione di credito.
In poche parole, il rating indica un giudizio di sintesi attribuito da un intermediario finanziario sul profilo di rischio di un creditore, ovvero sulla previsione della sua capacità di rimborsare il prestito ricevuto.
Come viene valutata l’azienda?
Gli approcci per la valutazione di questo tipo di rating d’impresa sono un argomento estremamente complesso e di pertinenza di esperti. Tuttavia, possiamo semplificare dicendo che, in generale, le aziende vengono valutate in base ad una analisi:
- Economico Finanziaria;
- Qualitativa;
- Andamentale.
Appartenere ad una classe di rischio molto bassa, agevola l’azienda nella richiesta di finanziamenti: la banca, infatti, considerando l’azienda in questione un soggetto a basso rischio, prezzerà il denaro ad un tasso molto basso con un impatto molto positivo per l’azienda in termini di oneri finanziari.
Viceversa, appartenere ad una classe valutativa medio alta, approssimativamente dal sei, sette al dodici, indica che la banca vede l’impresa come potenzialmente incapace, in futuro, di far fronte al rimborso del debito e per questo le applicherà un tasso di interesse più elevato.
Tutto chiaro?
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