Ecco come il PNRR incentiva Ricerca e Sviluppo per il mondo dell’imprenditoria. Preparati a cogliere le opportunità offerte dal PNRR Missione 4!
Hai sentito parlare ovunque del PNRR, ma non sai quali opportunità offrirà alle PMI? Sei nel posto giusto!
Prima di scoprire i principali incentivi destinati alle aziende, rispondiamo a una domanda: cos’è il PNRR?
Si tratta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il programma di riforme presentato dall’Italia e dagli altri paesi dell’Unione Europea per accedere alle risorse economiche del Next Generation EU.
È fondamentale, perché stabilisce come e dove saranno investiti, da qui fino al 2026, tutti gli aiuti economici che arriveranno dall’Europa.
Tutte le misure coinvolgeranno aziende italiane, startup e PA attraverso il sostegno agli investimenti. È un’occasione straordinaria, e le nostre PMI dovranno saper sfruttare al meglio tutti i vantaggi.
In questo articolo scopriremo la Missione 4, ovvero l’ambito del PNRR dedicato a Istruzione e ricerca.
Continua a leggere e scopri tutte le opportunità per la tua impresa!
Quante risorse sono previste?
Non ci sorprenderà sapere che le risorse previste per Istruzione e ricerca ammontano a 30,88 miliardi di euro. Come le altre Missioni, anche la quarta ripartisce incentivi e investimenti in distinte aree di intervento:
- Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università (€19,44 mld)
- Dalla ricerca all’impresa (€11,44 mld)
Si classifica come la terza Missione del PNRR per numero di risorse: ma chi potrà beneficiarne?
Quali sono le opportunità per le PMI?
Iniziamo con le opportunità più interessanti per le imprese parlando del Fondo per il Programma Nazionale Ricerca (PNR), il fondo previsto dal Piano Nazionale le cui aree di intervento riflettono i sei cluster del Programma quadro europeo di ricerca e innovazione 2021-2027 (salute; cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, una società dell’inclusione; sicurezza per i sistemi sociali; digitale, industria, aerospaziale; clima, energia, mobilità sostenibile; prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente).
Sono previsti anche incentivi per finanziare fino a un massimo di 15 programmi di ricerca e innovazione, realizzati da partenariati allargati a Università, centri di ricerca e imprese.
I programmi verranno selezionati sulla base della rispondenza a tre criteri:
- adesione agli obiettivi e alle priorità del PNR;
- livello di TRL e di SRL (Technology/Society Readiness Level)
- coerenza con i programmi europei (come, ad esempio, il programma KIC promosso dall’EIT).
L’investimento medio in ogni programma sarà circa di 100 milioni di euro, con un contributo per ogni progetto parte del programma di importo compreso tra 5 e 20 milioni di euro e un contributo per l’assunzione di ricercatori a tempo determinato.
È previsto anche il finanziamento della creazione di centri di ricerca nazionale, selezionati con procedure competitive, che siano in grado di raggiungere, attraverso la collaborazione di Università, centri di ricerca e imprese, una soglia critica di capacità di ricerca e innovazione. La selezione dovrebbe avvenire con appositi bandi, il primo dei quali verrà emanato entro l’inizio del 2022.
La Missione 4 supporterà la creazione e il rafforzamento di “ecosistemi dell’innovazione”, attraverso il finanziamento di progetti finalizzati a ridurre il mismatch tra competenze richieste dalle imprese e competenze fornite dalle università e a sviluppare attività di ricerca condotte e/o infrastrutture di ricerca realizzate congiuntamente dalle Università e dalle imprese, in particolare le PMI.
Per sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, individuati con specifici bandi per la partecipazione ai partenariati per la ricerca e l’innovazione (European Partnerships), c’è l’investimento “Paternariati – Horizon Europe”. La misura è destinata alle imprese (di qualsiasi dimensione) e Centri di ricerca. Le stime prevedono una considerevole partecipazione da parte del mondo imprenditoriale (+194 imprese coinvolte) e un conseguente aumento degli investimenti privati in R&S per un target da raggiungere al 2026 pari a 286 milioni di euro.
Altri incentivi interessanti
Rientra tra gli interventi a sostegno delle PMI l’intervento previsto dal PNRR che vuole aumentare i servizi tecnologici avanzati a beneficio delle aziende focalizzandosi su tecnologie e specializzazioni produttive di punta. Come? Attraverso il sostegno di una rete di 60 centri (Centri di Competenza, Digital Innovation Hub, Punti di Innovazione Digitale) incaricati dello sviluppo progettualità, dell’erogazione alle imprese di servizi tecnologici avanzati e servizi innovativi e qualificanti di trasferimento tecnologico.
Non possiamo, infine, tralasciare una misura che riguarda da vicino le startup. È un intervento che integra le Risorse del fondo Nazionale Innovazione, lo strumento gestito da Cassa Depositi e Prestiti per sostenere lo sviluppo del Venture Capital in Italia.
Grazie a questa iniziativa, sarà possibile ampliare la platea di imprese innovative beneficiarie del Fondo, finanziando investimenti privati in grado di generare impatti positivi e valore aggiunto sia nel campo della ricerca sia sull’economia nazionale. L’investimento consentirà di sostenere 250 piccole e medie imprese innovative con investimenti per 700 milioni di euro.
Concentrati sul tuo business, a trovare il bando giusto per te ci pensiamo noi!
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