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Pur con le dovute modifiche, è dal lontano 1965 che la “Nuova Sabatini”, la misura che ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per l’acquisto di beni strumentali, continua ad essere rifinanziata e prorogata. Da ultimo, il Disegno di Legge di Bilancio 2024 assegna ulteriori 100 milioni di euro per il 2024 al finanziamento della Nuova Sabatini, già prorogata fino al 2026 dalla precedente Legge di Bilancio.
Le PMI potranno quindi continuare a beneficiare delle agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali d’impresa materiali (macchinari, impianti, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali).
I benefici previsti riguardano, come detto, agevolazioni per investimenti in beni strumentali, con maggiorazioni per investimenti 4.0 e per investimenti green.
Puoi rinfrescarti la memoria sulle modalità di funzionamento della Nuova Sabatini continuando a leggere…
Nuova Sabatini Capitalizzazione 2024 : tutte le novità e come funziona
A partire dal 1º ottobre 2024, le micro, piccole e medie imprese (PMI) italiane potranno cogliere una grande opportunità per crescere e rafforzarsi grazie alla “Nuova Sabatini Capitalizzazione”.
Promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), questa iniziativa è pensata per sostenere la capitalizzazione delle PMI, aiutandole a investire in beni strumentali fondamentali per la loro crescita.
Ma cosa significa, in pratica?
Vuol dire avere accesso a contributi maggiorati per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali — tutto ciò che serve per far fare un salto di qualità al tuo business.
Il contributo è calcolato sugli interessi di un finanziamento quinquennale, e c’è una buona notizia per le micro e piccole imprese: il tasso d’interesse è fissato al 5%, mentre per le medie imprese si attesta al 3,575%.
Con una dotazione di 80 milioni di euro, la “Nuova Sabatini Capitalizzazione” non è solo un aiuto economico, ma una vera e propria spinta verso una maggiore competitività.
È l’occasione per rafforzare la struttura patrimoniale della tua impresa, migliorare la tecnologia, e prepararti al futuro con maggiore solidità e innovazione.
Non lasciarti sfuggire questa opportunità per far crescere il tuo business.
Cos’è la Nuova Sabatini
La “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione dall’ex Ministero dello Sviluppo Economico (oggi MIMIT) con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali a uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Per promuovere e incentivare la trasformazione economica e la transizione verso l’industria 4.0, nel 2017 è stato varato un piano nazionale dedicato, poi rivisto e aggiornato dai governi che si sono succeduti, passando da Piano Industria 4.0 a Piano Impresa 4.0 fino all’attuale Transizione 4.0. Per contribuire alla realizzazione di questo piano, la Nuova Sabatini è stata adeguata, andando a incentivare ulteriormente proprio i beni tecnologicamente avanzati.
Questo strumento serve insomma a favorire la trasformazione del sistema produttivo italiano verso la “Fabbrica Intelligente” e l’ottimizzazione dei processi produttivi.
La Legge Sabatini è, in termini tecnici, un incentivo che viene erogato alle Piccole e Medie Imprese (PMI) sotto forma di contributo per la copertura degli interessi sui finanziamenti bancari erogati per l’acquisto dei beni strumentali. In altri termini il contributo si caratterizza per essere in conto impianti e fa parte del pacchetto di contributi previsti dal piano Industria 4.0, insieme ad altre, ben note agevolazioni:
Una serie di incentivi differenti uniti da un obiettivo comune, far ripartire l’Italia spingendo le aziende a cogliere tutte le possibilità offerte dalla c.d quarta rivoluzione industriale.
Quali sono le risorse a disposizione per il 2024 per la Nuova Sabatini?
La Nuova Sabatini è una delle agevolazioni più longeve e apprezzate nel panorama imprenditoriale italiano. Nel 1965 è stata introdotta su proposta del deputato, sindacalista e operaio, Armando Sabatini e, da allora, di governo in governo, è diventata oggetto di numerosissime proroghe e, ovviamente, di rifinanziamenti.
Tra gli ultimi, il rifinanziamento avvenuto con la legge di bilancio 2023, con cui la Nuova Sabatini è stata prorogata fino al 2026 e dotata di ulteriori 150 milioni di euro, sono stati stanziati ulteriori 100 milioni di euro verranno stanziati con la legge di bilancio 2024.
Chi può richiedere la Nuova Sabatini?
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:
I liberi professionisti possono richiedere la Nuova Sabatini Beni Strumentali?
I liberi professionisti, gli studi professionali e le Associazioni tra professionisti, purtroppo, non possono richiedere la Nuova Sabatini, a meno che non siano costituiti come impresa di piccola e media dimensione, che alla data di presentazione della domanda risulti iscritta nel Registro delle imprese, come nel caso delle STP (Società Tra Professionisti).
Vediamo nel dettaglio che cos’è la Nuova Sabatini
L’obiettivo della Nuova Sabatini, è quello di favorire e agevolare le imprese che intendono investire (sotto forma di acquisto o leasing) in macchinari, attrezzature, impianti, beni ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.
Le principali linee di intervento riguardano:
La Nuova Sabatini consente la concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle PMI italiane per sostenere alcuni tipi di investimenti. Su questi finanziamenti, il Ministero concede un contributo che, in pratica, permette di ridurre il costo degli interessi dovuti.
L’investimento può essere:
Tale finanziamento inoltre, deve essere:
Il contributo del MIMIT è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:
La Nuova Sabatini finanzia beni nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a: terreni e fabbricati; beni usati o rigenerati; immobilizzazioni in corso e acconti.
Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
Sono stati inoltre definiti – a partire dal 1° gennaio 2023 – quali sono gli investimenti ammissibili per le imprese operanti nei settori agricolo, forestale e zone rurali, nonché nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.
Ricordati che insieme alla Nuova Sabatini è possibile richiedere, inoltre, l’intervento del Medio Credito Centrale che garantisce questa tipologia di finanziamenti fino ad un massimo dell’80%.
Se vuoi saperne di più ti consiglio di leggere il nostro approfondimento sul Fondo di Garanzia per le PMI che trovi qui.
Dunque… un solo investimento e agevolazioni combinabili per ottenere il massimo vantaggio possibile. Interessante, non trovi?
Maggiorazioni per la Nuova Sabatini Green
Per la nuova Sabatini green, gli aiuti sono quindi maggiorati rispetto a quelli ordinari. Per poter essere ammessi al contributo maggiorato, però, è richiesto il possesso:
Come presentare la domanda?
La domanda di agevolazione dovrà essere compilata, pena l’inammissibilità della stessa, in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile sul sito ufficiale.
Le domande di accesso all’agevolazione devono essere:
La domanda è inviata attraverso la procedura disponibile nella sezione dedicata “Compilazione domanda di agevolazione” della piattaforma informatica.
E se ho già stipulato un contratto di leasing o di finanziamento?
Purtroppo non potrai recuperare alcunché, la stipula di un contratto di finanziamento sia bancario che in leasing deve avvenire successivamente alla presentazione della domanda, dunque se hai già acceso un finanziamento per acquisto di nuovi macchinari non c’è più niente da fare per recuperare gli interessi.
Dunque… prima di investire verifica sempre le agevolazioni disponibili e cui la tua impresa può accedere, per non correre il rischio di perdere alcuna opportunità!
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