Sei un libero professionista? Se pensi che le agevolazioni ed i bandi non facciano per te…sbagli di grosso!
Scopri vantaggi e svantaggi dei contributi a fondo perduto per liberi professionisti con la nostra mini guida. Una panoramica completa sulle principali agevolazioni, i contributi (anche a fondo perduto) regionali e nazionali per liberi professionisti e freelance.
Da freelance o libero professionista, ti sarai sicuramente domandato molte volte se le opportunità di finanza agevolata, come contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati,potessero rappresentare risorse effettivamente utilizzabili per lo sviluppo della tua attività.
Devi sapere che, fino a pochissimo tempo fa, nel nostro Paese i liberi professionisti, i lavoratori autonomi ed i titolari delle ditte individuali, erano esclusi dall’accesso ai fondi strutturali europei (i più noti PON, POR, FSE e FSER). Una situazione davvero spiacevole che si è, fortunatamente risolta, con l’approvazione della Legge di stabilità 2016.
Dal 2017 in poi, infatti, sempre più regioni hanno allargato la platea di potenziali beneficiari. Questo ha comportato non solo la possibilità per le ditte individuali di essere equiparate alle Micro e Piccole Medie Imprese (MPMI), ma anche ai liberi professionisti di accedere a bandi e agevolazioni che fino ad allora erano esclusivamente dedicati alle imprese.
Accesso ai fondi europei per i liberi professionisti
Con l’approvazione della Legge di stabilità, infatti, lo Stato italiano ha finalmente recepito la Raccomandazione CE 2003/361/CE, del 6 maggio 2003, ed ha equiparato i liberi professionisti, e i titolari di partita iva, alle PMI che esercitano un’attività economica, consentendo a questi soggetti la possibilità di accedere a bandi ed agevolazioni pubbliche.
L’art. 1, comma 821, della Legge di stabilità 2016, recita così:
“I Piani operativi POR e PON del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rientranti nella programmazione dei fondi strutturali europei 2014/2020, si intendono estesi anche ai liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attivita’ economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, […], ed espressamente individuati, dalle Linee d’azione per le libere professioni del Piano d’azione imprenditorialita’ 2020, come destinatari a tutti gli effetti dei fondi europei stanziati fino al 2020, sia diretti che erogati tramite Stati e regioni.”
Che significa di preciso “per i liberi professionisti“?
Che finalmente anche tu che fai il dentista, il veterinario, l’avvocato o l’architetto, potrai richiedere una o più delle agevolazioni della tua regione.
Non sono solo le professioni c.d. ordinistiche a poter beneficiare della agevolazioni regionali e nazionali, ma anche tutti i lavoratori autonomi che non appartengono ad ordini: come grafici, sviluppatori, consulenti aziendali e…chi più ne ha più ne metta.
Insomma, dopo anni di attesa viene concesso il libero accesso ai fondi europei per tutti i liberi professionisti, proprio come te.
Quali sono i vantaggi di utilizzare i fondi europei se sei un libero professionista?
I vantaggi dell’utilizzo delle agevolazioni pubbliche per un libero professionista, o un titolare di partita iva, sono molteplici.
Si va da una riduzione del costo del debito, in caso di finanziamenti agevolati o a tasso zero, fino alla riduzione delle garanzie fidejussiorie richieste dalle banche su un mutuo.
Per non parlare dei contributi a fondo perduto, che ti consentono di recuperare gran parte delle spese sostenute per lo sviluppo di un determinato progetto a fronte della presentazione delle fatture di spesa quietanzate, così come richiesto dal bando.
I contributi a fondo perduto per liberi professionisti possono essere richiesti per partire con la tua attività o per sviluppare un business esistente. Possono rappresentare un’ottima opportunità, specialmente se devi effettuare investimenti materiali come: l’acquisto di macchinari, arredi per il tuo studio professionale, strumenti, hardware o software.
Quali sono gli svantaggi nell’utilizzare queste risorse?
Sicuramente richiedere contributi a fondo perduto per liberi professionisti e tutte le altre agevolazioni previste dai fondi europei non è semplicissimo, soprattutto se non sei particolarmente abituato a misurarti con adempimenti burocratici.
Anche la redazione del business plan, necessario per partecipare alla maggior parte delle agevolazioni pubbliche, può non essere alla portata di tutti, ma per questo puoi affidarti a società di consulenza in materia di europrogettazione e finanza agevolata, che ti sapranno supportare in tutte le fasi del processo.
Quali sono i bandi e i contributi più interessanti per i liberi professionisti?
Vediamo di seguito quali sono i contributi a fondo perduto per liberi professionisti ed i titolari di p.iva a livello nazionale e regionale.
Per iniziare ti ricordo che, i titolari di p.iva iscritti al registro delle imprese, e che si configurano come ditta individuale possono accedere al Fondo di Garanzia per le PMI e alla Nuova Sabatini beni strumentali nonchè ai Voucher Camerali Industria 4.0.
Per i titolari di P.IVA che non sono iscritti al registro delle imprese, invece, alcuni dei bandi da tenere d’occhio sono:
- Intraprendo di cui abbiamo parlato in precedenza, che prevede un contributo a fondo perduto ed un finanziamento agevolato per i liberi professionisti attivi nella Regione Lombardia, con p.iva aperta da non più di 2 anni.
- Fondo Creatività, di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente, ovvero un contributo a fondo perduto fino a € 30.000 per i liberi professionisti attivi da non più di 2 anni nei settori culturali e creativi ed operativi nella Regione Lazio.
- Microcredito Regione Toscana ovvero un finanziamento a tasso zero fino a € 25.000 per i liberi professionisti con progetti di innovazione tecnologica nell’ambito dell’ITC e della Fotonica, della fabbrica intelligente, della Chimica e delle nanotecnologie.
- Il bando Filiera produttiva turistica, culturale e creativa per la fruizione dei beni del patrimonio culturale e naturale della Regione Basilicata ovvero un contributo a fondo perduto, fino al 50% delle spese, per progetti relativi alle industrie culturali, creative, dello spettacolo e dei servizi del turismo, alla industria dei prodotti tradizionali e tipici ( artigianato artistico e tradizionale, ristorazione, bar, design industriale e artigianato) e dell’industria dei servizi e delle attività a valenza ambientale e naturalistica.
- Resto al Sud, di cui abbiamo ampiamente parlato nella nostra mini guida e negli articoli di approfondimento, che da pochi mesi è accessibile anche ai liberi professionisti fino ai 46 anni di età, residenti in una delle regioni del Meridione o che vogliano spostare la loro residenza in seguito alla ammissione al bando.
Come vedi, i contributi a fondo perduto per liberi professionisti sono numerosi e disponibili su tutta Italia. Per individuare quella più corretta, però, ti suggerisco di utilizzare la piattaforma Trovabando per identificare in meno di un minuto i bandi a cui puoi effettivamente puoi accedere.
Concentrati solo sul tuo business, a trovare il bando giusto per te ci pensiamo noi!
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