Emilia Romagna: sostegno imprenditoria femminile

Sostegno imprenditoria femminile

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Con l’obiettivo di sviluppare le nuove imprese a prevalenza femminile nella propria composizione societaria e consolidare quelle esistenti, la Regione Emilia-Romagna ha emanato il bando “Sostegno all'imprenditoria femminile” che prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto nella misura massima del 50% della spesa ammessa.

Indice

Sostegno imprenditoria femminile

La Regione Emilia Romagna inizia il 2023 con una serie di agevolazioni regionali e bandi tesi a supportare le pmi del territorio e a maggioranza femminile.

L’agevolazione in questione ha come obiettivo quello di incentivare interventi riguardanti la crescita e il consolidamento dell’imprenditoria femminile.

Questi dovranno mirare all’aumento della competitività e della qualità delle imprese gestite da donne, ed evidenziare, qualora fosse possibile, il legame tra le pari opportunità, il business aziendale e la qualità del lavoro. Le risorse assegnate sono pari a 3.000.000 milioni di euro, i destinatari sono le imprese a partecipazione femminile.

In cosa consiste l'agevolazione?

Il bando sostegno imprenditoria femminile della Regione Emilia Romagna prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto nella misura massima del 50% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a euro 80.000,00 e sarà calcolato come segue:

  • una quota parte sarà determinata in misura pari al 30% della spesa ritenuta ammissibile;
  • una eventuale quota parte concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi. Il calcolo di tale importo sarà effettuato considerando la durata e il valore del mutuo effettivamente stipulato dall’impresa (di importo almeno pari al 50% dell’investimento), applicando un tasso massimo di interesse forfettario del 4%.

Chi sono i beneficiari?

I beneficiari dell’agevolazione sostegno imprenditoria femminile sono le MPMI (micro, piccole e medie imprese, compresi consorzi, società consortili e società cooperative) con sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, a “prevalente partecipazione femminile” così individuate:

  • le imprese individuali in cui il titolare sia una donna;
  • le società di persone e le società cooperative in cui il numero di donne socie rappresenti
    almeno il 60% dei componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
  • le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e
    costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.


I soggetti che non possono in alcun caso accedere all’agevolazione sono le imprese agricole.

Quali sono gli investimenti ammissibili?

Il bando sostegno imprenditoria femminile finanzia una serie di interventi volti alla crescita e al consolidamento dell’imprenditoria femminile. Fra gli investimenti ammissibili troviamo quelli volti a:

  • all’innovazione e valorizzazione di prodotto e dei sistemi di vendita;
  • al miglioramento dell’efficienza dei processi di erogazione dei servizi, all’innovazione dei servizi con particolare riferimento alla messa a punto ed alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dei processi e del monitoraggio;
  • alla informatizzazione e alle innovazioni di processo;
  • allo sviluppo innovativo dei sistemi informatici-informativi e dei processi di digitalizzazione del lavoro;
  • ad implementare e diffondere metodi di promozione, acquisto e vendita on line di servizi
    nonché a sviluppare nuove funzioni avanzate nel rapporto con la clientela;
  • a sviluppare sistemi di sicurezza informatica;
  • alla riqualificazione estetica e funzionale del laboratorio/punto vendita;
  • all’automatizzazione e informatizzazione dell’attività anche con acquisto di strumenti e
    attrezzature professionali tecnico-strumentali e tecnologiche;
  • al riposizionamento strategico dell’attività;
  • a implementare sistemi di controllo di gestione e valutazione economica dell’attività;
  • all’introduzioni di soluzioni in grado di consentire lo sviluppo di un contesto e di un’organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari.

Quali sono le spese ammissibili?

Il sostegno imprenditoria femminile della Regione Emilia Romagna prevede una serie di spese ammissibili di seguito elencate:

  1. acquisto di macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali;
  2. acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di
    proprietà intellettuale, necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento;
  3. consulenze, destinate all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa, al
    trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei
    prodotti, gli studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, gli
    studi per la valutazione dell’impatto ambientale, le spese relative ad iniziative e campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate. Tali spese saranno riconosciute nella misura massima del 30% della somma delle spese di cui ai numeri 1+2;
  4. opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto, riconosciute nel limite massimo di 5.000 euro;
  5. costi generali nella misura massima del 5% dei costi diretti ammissibili dell’operazione,
    ovvero della somma delle spese di cui ai numeri 1+2+3+4.


Sono da considerarsi non ammissibili tutte le voci di spesa non contenute in questo elenco.

Ricordiamo inoltre che è prevista una valutazione a punteggio.

Come e quando è possibile presentare la domanda?

Le domande di partecipazione al bando sostegno imprenditoria femminile devono essere presentate dalle ore 10.00 del giorno 24 febbraio 2023 alle ore 13.00 del giorno 28 marzo 2023, per interventi da realizzarsi entro il 31 dicembre 2023.

Le domande di contributo dovranno essere compilate, validate ed inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web SFINGE 2020, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet della Regione al seguente indirizzo: http://fesr.regione.emilia-romagna.it, nella sezione dedicata al bando.

Alessia Borrelli

Laureata con lode in “Economia e Management” presso l’Università Roma Tre con tesi sperimentale in “Strategie competitive dei servizi finanziari”. Ha maturato competenze nell’ambito del Fintech, delle ricerche di marketing e dell’analisi statistica. Collabora con Trovabando occupandosi della gestione del CRM e della definizione di strategie di marketing. È impegnata, inoltre, nella realizzazione della documentazione progettuale connessa alle agevolazioni pubbliche e fondi strutturali europei.

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