Donne Innovazione e Impresa: contributi per le PMI femminili del Lazio

Due donne innovazione e impresa ridono e collaborano su un laptop in un ambiente di impresa informale.

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Contributi a fondo perduto fino a 145mila euro per ciascun progetto per l’introduzione di innovazioni di prodotto o di processo aziendale

Indice

Donne innovazione e impresa: cos’è?

Donne innovazione e impresa è la nuova misura della Regione Lazio che promuove e valorizza l’imprenditoria femminile attraverso il sostegno e lo sviluppo delle MPMI, per favorirne i percorsi di innovazione aziendale.

L’agevolazione mette a disposizione 5 milioni di euro da risorse del Programma FESR 2021-2027, e prevede contributi a fondo perduto per un importo massimo di 145mila euro per ciascun progetto presentato da imprese femminili per l’introduzione di innovazioni di prodotto o di processo aziendale. 

Si tratta di una misura importante per lo sviluppo e la crescita delle imprese guidate da donne che sostiene l’adozione di innovazioni di prodotto, di processo e dell’organizzazione aziendale. Soprattutto in una regione come quella del Lazio, che vanta la maggiore concentrazione (40,5%) di imprese femminili costituite come società di persone, ed è primo tra le regioni per incidenza delle imprese femminili in forma di società di capitale con il 42,4%.

L’obiettivo dell’agevolazione è quello di offrire alle imprese femminili l’opportunità di cogliere le occasioni offerte delle nuove tecnologie per affrontare le sfide lanciate dalla continua evoluzione dei mercati.

Chi può presentare la domanda?

Scopriamo allora quali sono i requisiti per poter accedere al Bando  “Donne, Innovazione e impresa”.

Sono considerate ammissibili le imprese femminili che abbiano (al più tardi al momento della richiesta di erogazione a saldo) una sede operativa nel Lazio in cui si svolge l’attività imprenditoriale oggetto del Progetto di Innovazione Azienzale, e nello specifico: 

  • la lavoratrice autonoma
  • l’impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • la società cooperativa; 
  • la società cooperativa, la società di persone o lo studio associato in cui il numero di donne socie o associate rappresenti almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
  • la società di capitale le cui quote di partecipazione siano possedute in misura non inferiore ai due terzi da donne e da imprese femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne (in particolare, tale requisito aziendale dev’essere posseduto dall’impresa al momento della presentazione della domanda ed essere mantenuto per almeno tre anni dall’erogazione del contributo).

A ciascuna PMI femminile può essere finanziato un unico progetto.

Quali progetti possono essere agevolati?

Ciascuna impresa femminile può presentare un solo progetto agevolabile riguardante la produzione di un bene o servizio nuovo o migliorato, che si differenzi in modo significativo rispetto a quelli già realizzati dall’impresa, ad esempio sul piano delle caratteristiche tecniche, dei componenti, dei materiali, del software incorporato, della facilità d’impiego, della semplificazione della procedura di utilizzo, della maggiore flessibilità o di altri elementi concernenti le prestazioni e le funzionalità. 

Sono ammissibili le spese necessarie per la realizzazione del Progetto e in particolare:

  • a. spese per investimenti materiali;
  • b. spese dei canoni SaaS, IaaS e Paas sostenute per l’adozione di nuove soluzioni digitali;
  • c. spese per know how, servizi e consulenze nella misura massima del 20% delle precedenti voci a) e b);
  • d. spese per i costi del personale, generali e amministrativi, riconosciute nella misura forfettaria del 20% delle precedenti spese da rendicontare a), b) e c).

 

Le spese da rendicontare di cui alle voci a), b) e c) non devono risultare inferiori a 50.000 euro e quindi il costo totale del progetto, comprensivo dei costi riconosciuti a forfait, non può risultare inferiore a 60.000 euro.

I progetti devono essere conclusi e rendicontati entro 9 mesi dalla loro approvazione. 

Che tipo di agevolazione è prevista?

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, riconosciuto a titolo di de Minimis (Reg. (UE) 2023/2831) nella misura massima di 145.000 euro per singola PMI e con una percentuale sulle spese ammissibili dal 40% al 60%

L’erogazione avviene a saldo in un’unica soluzione.

Come presentare la domanda?

L’avvio ad istruttoria dei progetti avviene mediante una graduatoria determinata sulla base dei criteri oggettivi di seguito riportati e inizialmente formata sulla base dei punteggi calcolati dalle medesime PMI femminili partecipanti. 

Le imprese interessate possono presentare domanda online, tramite la piattaforma GeCoWEB Plus di Lazio Innova, dalle 12 del 23 aprile e fino alle 17 del 12 giugno 2024.

Alessia Borrelli

Laureata con lode in “Economia e Management” presso l’Università Roma Tre con tesi sperimentale in “Strategie competitive dei servizi finanziari”. Ha maturato competenze nell’ambito del Fintech, delle ricerche di marketing e dell’analisi statistica. Collabora con Trovabando occupandosi della gestione del CRM e della definizione di strategie di marketing. È impegnata, inoltre, nella realizzazione della documentazione progettuale connessa alle agevolazioni pubbliche e fondi strutturali europei.

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