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I contributi ai sensi del presente Avviso sono concessi in base al regime di aiuto De Minimis. Cosa significa? Scopri con noi il regime di aiuto De Minimis

Indice

Aiuti De Minimis? Di che cosa si tratta? Scopriamolo insieme nella nuova puntata del Glossario Trovabando.

I contributi ai sensi del presente Avviso sono concessi in base al regime di aiuto De Minimis.
Quante volte ti è capitato di leggere questa frase su bandi e agevolazioni?

Ma cosa vuol dire esattamente? Cos’è il regime di aiuto De Minimis?

Vediamolo insieme…

due mani che tengono un vocabolario con la scritta il glossario di trovabando e il logo contributo a fondo perduto
Tutto quello che devi sapere sulla finanza agevolata.

Le origini

De minimis non curat praetor” è una locuzione latina che tradotta significa “il pretore non si occupa di cose di poca importanza o di poco conto”.

L’Unione Europea ha adottato il termine De Minimis per indicare gli aiuti di stato di piccolissima entità che non devono essere sottoposti al vaglio comunitario, ma dei quali ha fissato legislativamente il valore.

Qual è lo scopo del Regolamento De Minimis?

Facciamo un passo indietro…

Per comprendere appieno la ratio di questo regolamento, occorre risalire al concetto di aiuti di Stato definito nel trattato istitutivo dell’Unione Europea che, agli articoli 87 e 88, disciplina il regime che i singoli Stati membri devono rispettare per quanto concerne i sistemi di incentivazione alle imprese.

L’articolo 87 dice infatti: “Salvo deroghe contemplate nel presente trattato, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidono sugli scambi tra gli Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza.”

A questi aiuti fanno eccezione quelli di piccola entità, definiti dall’UE De Minimis, i quali si presume non incidano sulla concorrenza in modo significativo. Le pubbliche autorità possono quindi erogare aiuti alle imprese di qualsiasi dimensione, in regime De Minimis, senza obbligo di notifica.

Questo regolamento quindi, disciplina l’erogazione di aiuti alle imprese dell’UE. Si tratta, in altre parole, di incentivi pubblici a favore delle attività produttive di misura talmente ridotta da non poter in alcun modo intaccare i principi comunitari della libera concorrenza e libertà negli scambi tra gli Stati membri.

Questo comporta anche il vantaggio di permettere agli Stati di sostenere alcuni settori di attività o imprese, tramite la concessione di aiuti di modesta entità, senza dover attendere l’autorizzazione da parte della Commissione, semplificando e velocizzando le procedure.

Non ci soffermiamo sull’iter normativo del regolamento perchè sarebbe noioso per la maggior parte dei lettori, ma se vuoi approfondire l’argomento ti suggeriamo di visitare il sito di Unioncamere.

Cosa significa che gli aiuti sono concessi in regime De Minimis?

Facciamo una piccola premessa…

Secondo questo regolamento, l’importo totale massimo degli aiuti di questo tipo, ottenuti da una impresa, non può superare nell’arco di tre anni i 200.000 euro.

Ciò significa che per definire se un’impresa possa o meno ottenere un’agevolazione in regime De Minimis, e di conseguenza l’ammontare della agevolazione stessa, bisognerà sommare tutti gli aiuti ottenuti da quell’impresa, a qualsiasi titolo (per investimenti, attività di ricerca, promozione all’estero, ecc.) in regime De Minimis, nell’arco dei tre esercizi finanziari precedenti, ovvero l’esercizio finanziario in cui l’aiuto è concesso più i due precedenti.

Con “periodo degli esercizi finanziari”, non si intendono più i mesi dell’anno in vigore, come accadeva con il vecchio Regolamento 69/2001 per determinare il quale si contavano i 36 mesi naturali a ritroso nel tempo, ma, appunto, l’annualità finanziaria. Di conseguenza, qualsiasi sia il mese dell’anno in cui viene erogato l’aiuto, l’arco di tempo rilevante abbraccia la relativa annualità finanziaria e le due precedenti.

Nel caso un’agevolazione concessa in De Minimis superi il massimale previsto a disposizione in quel momento dell’impresa beneficiaria, l’aiuto non potrà essere concesso nemmeno per la parte non eccedente.

Nella compilazione della domanda di finanziamento, l’impresa che richiede un aiuto di questo tipo dovrà dichiarare, tramite l’apposito modulo, quali altri aiuti ha ottenuto in base a quel regime. Sarà l’ente erogante, in fase di analisi della domanda, a verificare la disponibilità residua sul massimale individuale dell’impresa.

Nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi il massimale degli aiuti De Minimis, nell’arco dei tre anni, è ridotto a 100.000 euro ad impresa beneficiaria. Inoltre è escluso l’acquisto di veicoli.

I 4 regolamenti per gli aiuti De Minimis?

       1. Il Regolamento Ue 1407/2013

Questo Regolamento Ue, ha mantenuto il massimale di 200.000 euro per gli aiuti de minimis che un’impresa unica può ricevere nell’arco di tre anni da uno Stato membro e quello di 100.000 euro per le imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi, escludendo i settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura per i quali si sono create delle norme specifiche, e ammettendo invece nel campo di applicazione la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli.

       2. De minimis per il settore agricolo

Per quanto riguarda la produzione primaria di prodotti agricoli, il 1° gennaio 2014 è entrato in vigore il Regolamento della Commissione europea n. 1408/2013, che sostituisce il Regolamento n. 1535/2007, applicabile fine al 31 dicembre 2013.

La normativa innalza il massimale dell’aiuto concesso a un’impresa unica nell’arco di un triennio a 15.000 euro e porta il limite nazionale all’1% della produzione annua, che nel caso dell’Italia vale 475.080.000 euro, contro i precedenti 320.505.000 euro.

       3. De minimis per il settore della pesca e dell’acquacoltura

Le pubbliche autorità possono erogare aiuti alle imprese di qualsiasi dimensione, in regime de minimis, senza obbligo di notifica, nel settore della pesca (produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti della pesca di cui all’articolo 5 del regolamento UE n. 1379/2013 del Parlamento e del Consiglio), nel rispetto delle condizioni di cui, attualmente, al regolamento UE della Commissione n. 717/2014.

L’importo totale massimo degli aiuti di questo tipo ottenuti da una impresa non può superare, nell’arco di tre anni, i 30.000 euro.

Ogni Stato membro ha a disposizione un plafond nazionale che costituisce l’importo cumulativo che può essere corrisposto alle imprese del settore della pesca nell’arco di tre esercizi finanziari: per l’Italia ammonta a 96.310.000 euro.

       4. De minimis SIEG

In base a questo regolamento le misure di aiuto possono beneficiare del regime de minimis se l’importo totale degli aiuti concessi a un’impresa che fornisce servizi di interesse economico generale non supera 500.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Questa nuova regola risponde alle esigenze di riduzione degli oneri amministrativi e di semplificazione provenienti dagli operatori e dalle amministrazioni pubbliche, specie a livello locale.

Abbiamo collezionato i documenti che riguardano questi quattro regolamenti nelle nostre FAQ. Se ne hai bisogno puoi scaricarli da lì.

Queste sono alcune nozioni base che ti permetteranno di muoverti con più sicurezza nel mondo della finanza agevolata. Se hai ancora dubbi contattaci e saremo lieti di aiutarti!

Ora non ti resta che scoprire se il bando giusto per te è o no in regime De Minimis!

Non perderti tutti gli aggiornamenti del nostro Glossario per conoscere ogni giorno qualcosa di più sul mondo della Finanza Agevolata! Nel frattempo…

Trovabando

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