Attenzione:
Il 24 giugno 2022, la Commissione Europea ha autorizzato la proroga della decontribuzione Sud 2022 fino al 31 Dicembre. A favore dei datori di lavoro è previsto un esonero contributivo nella misura del 30% dal 2021 al 2025, del 20% negli anni 2026 e 2027 e del 10% negli anni 2028 e 2029. La deroga temporanea è stata prevista dalla Commissione UE per effetto delle ripercussioni causate dalla crisi russo-ucraina sulla situazione economico-finanziaria delle imprese.
Attenzione:
Il presente incentivo non va confuso con l’altrettanto noto incentivo Occupazione Sud, previsto dalla legge di bilancio 2019 che riguarda le agevolazioni contributive gestite da ANPAL per l’assunzione di soggetti disoccupati nel corso del 2017, 2018 e 2019 in Regioni “meno sviluppate” o “in transizione”, non più attivo.
Come funziona Decontribuzione Sud 2022?
Decontribuzione Sud 2022 è un’agevolazione finalizzata a favorire l’occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese, attraverso uno sconto sui contributi previdenziali complessivi dovuti dal datore di lavoro per i propri dipendenti. La misura è stata introdotta dal con uno sgravio del 30% fino al 2020.
La Legge di Bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178) ha esteso l’esonero contributivo fino al 31 dicembre 2029, modificando la normativa e rimodulando le percentuali in misura pari al:
- 30% fino al 31 dicembre 2025;
- 20% per gli anni 2026 e 2027;
- 10% per gli anni 2028 e 2029
Con la Circolare n° 90 del 27-07-2022 l’INPS fornisce le istruzioni operative per il periodo 1° luglio – 31 dicembre 2022. Vediamo in dettaglio quali sono i beneficiari, l’importo e le caratteristiche dell’agevolazione.
La decontribuzione Sud 2022 spetta ai datori di lavoro del settore privato anche non imprenditori e si applica ai rapporti di lavoro dipendente, sia instaurati che da instaurare. Tali imprese devono avere sede legale e/o unità operativa/e situata in aree svantaggiate del Centro – Sud Italia, ovvero nelle seguenti Regioni:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia.
Per le imprese che non hanno sede legale in una di queste Regioni, ma hanno una o più unità operative ubicate in tale territorio, è possibile presentare comunque istanza. E’ necessario però che la Struttura INPS territorialmente competente, inserisca nelle caratteristiche contributive della matricola aziendale questa informazione.
I soggetti esclusi dall’agevolazione fiscale Decontribuzione Sud 2022 sono i datori di lavoro operanti nel settore agricolo e quelli che instaurano rapporti di lavoro domestico, abbiamo inoltre:
- gli enti economici e gli istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici ai sensi della legislazione regionale;
- tutti gli enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;
- le ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per la trasformazione in aziende di servizi alla persona (ASP), e iscritte nel registro delle persone giuridiche;
- tutte le aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
- i consorzi di bonifica e i consorzi industriali;
- gli enti morali e gli enti ecclesiastici.
Ricordiamo che fra le tipologie soggetti esclusi dall’agevolazione Decontribuzione Sud 2022 sono compresi anche quelli appartenenti ai settori esclusi dal regime di aiuto Temporary Crisis Framework.
Per quali tipologie di contratti è utilizzabile?
L’esonero opera in favore di tutti i rapporti di lavoro dipendente, a prescindere dalla tipologia.
Come richiedere il Bonus Sud?
I datori di lavoro accedono all’agevolazione mediante le denunce retributive e contributive mensili relative ai dipendenti (flusso Uniemens), secondo le istruzioni fornite da Inps:
- Circolare Inps 22 Febbraio 2021 n. 33
- Messaggio Inps del 31 marzo 2021, n. 1361
- Messaggio Inps del 26 gennaio 2022, n. 403.
Se così non fosse, il consiglio è, ovviamente, di non lasciarsi sfuggire nessun’altra opportunità agevolativa. Come? Grazie a Trovabando!
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