La situazione dell’imprenditoria femminile in Italia
Per tutte quelle donne che vogliono intraprendere un percorso volto ad affermare la propria capacità imprenditoriale, esistono i bandi per imprenditoria femminile. Questa serie di incentivi faciliteranno l’accesso al mondo del business e costituiranno la solida base su cui fondare il tuo progetto imprenditoriale.
Secondo le statistiche elaborate da Unioncamere, negli ultimi 5 anni l’aumento delle imprese femminili è stato più del triplo rispetto a quello delle imprese maschili: +38.080 contro +12.704.
Le regioni che hanno segnato una crescita consistente sono state il Lazio, la Campania, la Calabria e il Trentino. Si tratta di una crescita importante che porta le imprese guidate da donne a rappresentare quasi il 22% del totale delle imprese Italiane.
La finanza agevolata al servizio delle imprenditrici
Nonostante le donne imprenditrici e libere professioniste siano tante, ce ne sono molte altre che hanno un sogno nel cassetto e desiderano realizzarlo attraverso la finanza agevolata.
I bandi che erogano finanziamenti agevolati o garanzie del credito possono essere, infatti, la soluzione giusta per tutte quelle donne che hanno bisogno di un piccolo aiuto per partire nel migliore dei modi con la propria attività.
Vediamo insieme quali sono le principali agevolazioni e gli strumenti di supporto pensati per favorire l’imprenditoria femminile, a livello nazionale e regionale.
Se vuoi ripassare che cosa si intende per impresa femminile, non dimenticare di dare un’occhiata all’articolo del nostro glossario.
I bandi per imprenditoria femminile prevedono finanziamenti agevolati, soprattutto nei casi in cui siano a tasso zero, sono pensati per sostenere le donne desiderose di ricevere subito la liquidità per partire con la propria attività.
Gli strumenti di garanzia del credito, invece, supportano le imprenditrici nell’accesso al credito, agevolando la possibilità di ricevere i finanziamenti bancari.
Bandi nazionali per imprenditoria femminile
Nuove Imprese a tasso zero
Fra i bandi per imprenditoria femminile più conosciuti vi è senza dubbio ON – Oltre Nuove Imprese a tasso zero di Invitalia. Dedicata ai giovani under 35 e alle donne di tutte le età, mette a disposizione contributi a fondo perduto fino al 90% per progetti di impresa in tutti i settori economici.
Le uniche eccezioni sono le attività legate alla pesca, all’acquacoltura e alla produzione primaria di prodotti agricoli, e le attività prevalentemente connesse all’esportazione.
Possono partecipare al bando le imprese femminili costituite da non più di 5 anni composte per almeno il 51% da giovani under 35 e da donne di tutte le età, e le donne che vogliono avviare una nuova attività.
Fondo di Garanzia per Imprese Femminili
Abbiamo già parlato diverse volte del Fondo di Garanzia MCC e di quanto questa agevolazione rappresenti un’opportunità unica fra i bandi per imprenditoria femminile.
La sezione speciale del Fondo dedicata alle imprese femminili permette un più agevole accesso al credito bancario per questa tipologia di impresa. Infatti, oltre a poter ricevere una garanzia pubblica fino all’80% del totale dell’operazione, all’impresa femminile sono riservate delle condizioni vantaggiose, come:
- Priorità di istruttoria e di delibera
- Esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo
In questo caso, possono richiedere la garanzia, non solo le società di capitali (srl, srls, o spa) e le società di persone, ma anche le titolari di partita iva o libere professioniste per dare una spinta alla propria attività.
Quanto scritto finora rappresenta una panoramica di alcune delle principali agevolazioni nazionali: ora vediamo insieme anche alcuni bandi regionali dedicati alle donne.
Resto al Sud
Fra i bandi per imprenditoria femminile, in particolare per le donne del Sud di età compresa tra i 18 ed i 55 anni è doveroso segnalare Resto al Sud di Invitalia che è possibile consultare nella nostra miniguida.
Un’agevolazione che consente di ricevere dai 50 mila ai 200 mila euro, per l’avvio di nuovi progetti di impresa nelle regioni del Mezzogiorno.
Nuovo Self Employement
Nel panorama dedicato ai bandi per imprenditoria femminile ritroviamo Self Employement, il quale finanzia a tasso zero le microimprese.
I finanziamenti per avviare una piccola attività imprenditoriale in tutta Italia e in qualsiasi settore saranno aperti senza limiti di età anche a donne inattive e disoccupati di lunga durata, oltre che ai Neet iscritti al programma Garanzia Giovani.
La misura è a valere sulle risorse del Fondo Rotativo Nazionale Selfiemployment gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).
L’intervento finanzia al 100% progetti di investimento con un importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro.
Si tratta di finanziamenti agevolati senza interessi, senza garanzie, rimborsabili in 7 anni con rate mensili che partono dopo dodici mesi dall’erogazione del prestito.
È possibile richiedere tre diverse tipologie di finanziamenti:
microcredito, da 5.000 a 25.000 euro
microcredito esteso, da 25.001 a 35.000 euro
piccoli prestiti, da 35.001 a 50.000 euro
Possono chiedere i finanziamenti:
- imprese individuali; società di persone; società cooperative/cooperative sociali, composte al massimo da 9 soci:
- costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive
- non ancora costituite, a condizione che vengano costituite entro 90 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni
- associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive.
Al momento è possibile presentare domanda di agevolazione solo sulla linea di intervento “Microcredito” (programmi di spesa di importo compreso tra 5.000 e 25.000 euro).
Fondo perduto per imprenditoria femminile: agevolazioni regionali
Per le imprenditrici o le titolari di partita iva, che vogliono sviluppare la loro impresa o attività, o ne vogliono creare una nuova, ma preferiscono avvalersi di un contributo a fondo perduto, possiamo segnalare fra i bandi per imprenditoria femminile anche qualche agevolazione di carattere regionale.
Nuova impresa: Regione Lombardia
Per sostenere l’avvio di nuove imprese in Lombardia, segnaliamo fra i bandi per imprenditoria femminile il bando chiamato “Nuova impresa”.
Si tratta di una misura finalizzata rivolta alle MPMI lombarde costituite a partire dal 1°gennaio 2022, iscritte ed attive al Registro delle Imprese, in Lombardia; sono ammissibili anche i lavoratori autonomi con partita iva individuale non iscritti al Registro delle Imprese attiva a decorrere dal 1° gennaio 2022 e che hanno il domicilio fiscale in Lombardia.
Anche se le domande sono ammissibili fino al 31 Marzo 2023 l’impresa/il professionista deve possedere i requisiti entro Dicembre 2022.
L’obiettivo è quello di ricollocare i soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto fino al 50% sui costi relativi alla creazione delle nuove imprese, fino ad un massimo di €10.000 per impresa.
NIDI, il fondo perduto per le donne in Puglia
Un’altra agevolazione interessante fra i bandi per imprenditoria femminile, è promossa dalla Regione Puglia, e si tratta dell’avviso NIDI.
Il Fondo creato dalla Regione Puglia a favore delle Nuove Iniziative d’Impresa, prevede la possibilità di ricevere fino a 150 mila euro, metà a fondo perduto e metà come finanziamento agevolato, concesso a tasso zero a partire dal 2018.
In questo caso le forme di agevolazione previste variano al crescere del valore dell’investimento. È inoltre previsto un contributo a fondo perduto pari a € 10.000 sulle spese di gestione per l’avvio dell’attività.
Potranno accedere all’agevolazione tutte le aspiranti imprenditrici o le società partecipate per almeno la metà da soggetti appartenenti ad una serie di categorie, tra cui donne di età superiore a 18 anni.
Sostegno all’imprenditoria femminile Emilia Romagna
Fra i bandi per imprenditoria femminile la Regione Emilia Romagna ha finanziato con 3 milioni di euro tramite le risorse europee del programma regionale Fesr 2021-2027, il bando di sostegno per imprenditoria femminile così come previsto dalla Delibera di Giunta regionale n. 2149 del 5 dicembre 2022. Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione dalle 10 del 24 febbraio 2023 alle 13 del 28 marzo 2023. Ma vediamo insieme tutti i dettagli.
Il contributo a fondo perduto per le imprese femminili dell’Emilia Romagna è un aiuto economico fino a 80.000 euro, destinato a coprire il 50% della spesa sostenuta. Il bando si rivolge alle piccole e medie imprese, compresi consorzi e società cooperative, aventi unità locale nel territorio dell’Emilia Romagna. Lo scopo è quello di favorire la crescita dell’iniziativa imprenditoriale femminile. In particolare, la misura si pone l’obiettivo di supportare le realtà che necessitano di ricorrere al mercato finanziario per effettuare gli investimenti in un periodo di aumento del costo del denaro.
Insomma, come vedi le opportunità per le donne che sono o che vogliono diventare imprenditrici sono tantissime! Cosa aspetti a coglierle tutte?
Concentrati sul tuo business, a trovare il bando giusto per te ci pensiamo noi!
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