Accordi innovazione apertura secondo sportello
È finalmente in programma a gennaio 2023 l’apertura del secondo sportello relativo agli accordi per l’innovazione, con una dotazione finanziaria di ulteriori 500 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR.
Ma cosa sono di preciso gli accordi per l’innovazione?
Accordi per l'innovazione cosa sono?
Gli accordi per l’innovazione sono, appunto, accordi che vengono sottoscritti tra le aziende proponenti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento di specifici progetti.
La finalità è sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che possano innovare e sviluppare i livelli di competitività tecnologica, salvaguardare l’occupazione e accrescere la presenza di imprese estere nel territorio nazionale. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari anche le imprese agricole. Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti.
Chi sono i beneficiari?
Possono beneficiare delle agevolazioni su accordi innovazione:
- Le imprese che esercitano un’ attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi; un’ attività di trasporto per terra, per acqua o per aria ed anche le imprese artigiane;
- Le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
- Le imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui sopra;
- I Centri di ricerca.
Quali sono i requisiti per richiedere i contributi?
I soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni per accordi innovazione, devono possedere i seguenti requisiti:
- Essere regolarmente costituiti in forma societaria ed iscritti nel Registro delle imprese;
- I soggetti non residenti nel territorio italiano devono avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza; per tali soggetti, inoltre, fermo restando il possesso, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, degli ulteriori requisiti previsti dal bando, deve essere dimostrata, pena la decadenza dal beneficio, alla data di richiesta della prima erogazione delle agevolazioni la disponibilità di almeno una sede secondaria nel territorio nazionale oltre al rispetto di altri adempimenti;
- Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria,
non essere sottoposte a procedure concorsuali e non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà; - Trovarsi in regime di contabilità ordinaria ed avere almeno due bilanci approvati.
Accordi per innovazione cosa finanzia?
Sono ammissibili per il bando accordi innovazione i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito delle seguenti aree di intervento riferibili al secondo pilastro del programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”:
- Tecnologie di fabbricazione;
- Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
- Tecnologie abilitanti emergenti;
- Materiali avanzati;
- Intelligenza artificiale e robotica;
- Industrie circolari;
- Industria pulita a basse emissioni di carbonio;
- Malattie rare e non trasmissibili;
- Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà;
- Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata;
- Impianti industriali nella transizione energetica;
- Competitività industriale nel settore dei trasporti;
- Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
- Mobilità intelligente;
- Stoccaggio dell’energia;
- Sistemi alimentari;
- Sistemi di bio-innovazione nella bioeconomia dell’Unione;
- Sistemi circolari.
I progetti per poter essere considerati ammissibili al bando accordi innovazione devono rispondere ad una serie di requisiti quali:
- Essere realizzati dai soggetti proponenti, nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale;
- Riguardare una sola delle aree di intervento del Programma “Orizzonte Europa”;
- Prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 5.000.000;
- Essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data di sottoscrizione del decreto di concessione;
- Avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi (in ogni caso, i progetti devono essere conclusi entro il 31 dicembre 2026);
- Qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente
sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri casi.
Sono ammissibili al bando accordi innovazione le spese e i costi relativi a:
- Personale tecnico, ricercatori e altro ausiliario impiegato nell’attività di R&S, dipendente o in rapporto di collaborazione o titolare di assegno di ricerca (le spese del personale dipendente sono ammesse sulla base dei costi standard definiti dal decreto 24 gennaio 2018);
- Strumenti ed attrezzature di nuova fabbricazione, per quote di ammortamento nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
- Servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del progetto, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;
- Spese generali calcolati su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili al progetto;
- Materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Sono previsti dei criteri di valutazione a punteggio per determinare l’ammissibilità dei progetti.
A quanto ammonta il contributo?
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato nei limiti delle intensità massime di aiuto.
In particolare:
- Il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
- Il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.
Come partecipare al bando?
La domanda di agevolazione e la documentazione, per il bando accordi innovazione, devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 31 gennaio 2023, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet del Soggetto gestore (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it) per la richiesta delle agevolazioni a valere sull’intervento “Decreto ministeriale 31 dicembre 2021. Accordi per l’innovazione”.
Le regioni, le province autonome e le altre amministrazioni pubbliche interessate al sostegno delle iniziative di ricerca e sviluppo agevolabili, devono presentare, in via esclusivamente telematica alla Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero, all’indirizzo PEC dgiai.segreteria@pec.mise.gov.it, una manifestazione di interesse per la sottoscrizione di un Accordo quadro con il Ministero.
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