Contratti di Sviluppo - "Filiere produttive"
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato la prossima apertura di un nuovo sportello per la presentazione di domande a valere sullo strumento agevolativo dei Contratti di Sviluppo – sportello “Filiere Produttive”, dotato di una dotazione finanziaria di 391,8 milioni di euro.
Questa misura mira a sostenere i programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni messi in campo dalle imprese italiane operanti nelle seguenti filiere produttive strategiche per lo sviluppo del Paese:
- aerospazio e aeronautica;
- design, moda e arredo;
- metallo ed elettromeccanica;
- chimico e farmaceutico;
- gomma e plastica;
- alimentare, con riferimento alle sole attività non rientranti nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Contratti di Sviluppo: chi sono i beneficiari?
Potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese italiane ed estere di qualsiasi dimensione operanti nei settori sopracitati e che si impegnino a realizzare i programmi di investimento nelle aree del territorio nazionale diverse da quelle classificate come “zone a” nell’ambito della Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale vigente.
Nello specifico, i contributi sono destinati a diversi soggetti coinvolti nel Contratto di Sviluppo:
L’impresa proponente: essa è responsabile della promozione dell’iniziativa imprenditoriale e deve garantire la coerenza tecnica ed economica del Contratto. L’impresa proponente agisce come l’interlocutore ufficiale nei confronti dell’ente erogante Invitalia, sia per conto proprio che per conto delle eventuali aziende aderenti.
Eventuali imprese aderenti: queste imprese partecipano al Contratto di Sviluppo e realizzano progetti di investimento all’interno dello stesso. Le imprese aderenti beneficiano delle agevolazioni previste dal Contratto, e la loro partecipazione contribuisce alla realizzazione degli obiettivi comuni stabiliti.
Soggetti partecipanti ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione: il Contratto di Sviluppo, come anticipato, può includere anche la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. Pertanto, i soggetti che partecipano a tali progetti, come istituti di ricerca, università o altre entità specializzate, possono beneficiare delle agevolazioni concesse nel contesto del Contratto.
L’impresa proponente assume dunque un ruolo chiave nel Contratto di Sviluppo, agendo come rappresentante formale nei confronti di Invitalia. L’impresa proponente è responsabile della gestione del Contratto e delle relazioni con gli altri soggetti coinvolti.
Inoltre, è prevista la possibilità di stipulare dei contratti di rete per la realizzazione dei programmi di sviluppo. In questo caso, occorre nominare un organo comune che agisce come mandatario dei partecipanti al Contratto e si assume la responsabilità degli adempimenti necessari nei confronti di Invitalia.
Ad ogni modo, i programmi potranno essere attuati da più imprese operanti nella filiera di riferimento o da una singola impresa, a condizione che il programma di sviluppo presenti forti elementi di integrazione con la filiera di appartenenza.
Programmi ammissibili e tipologia di agevolazioni erogabili
Per poter beneficiare delle agevolazioni previste dai Contratti di sviluppo, è necessario che i programmi di sviluppo industriale, ricerca e innovazione prevedano spese e costi ammissibili non inferiori a 20 milioni di euro e abbiano una durata massima di 36 mesi (con possibilità di estensione di 18 mesi su richiesta motivata del proponente).
I programmi ammissibili ai benefici finanziari dei Contratti di Sviluppo saranno sottoposti ad una procedura valutativa a punteggio che terrà in considerazione i seguenti parametri:
- l‘innovatività, con la valorizzazione delle spese in beni strumentali coerenti con il piano Transizione 4.0, rispetto al totale degli investimenti previsti;
- l’impatto occupazionale , con particolare riguardo all’impiego di personale in possesso di laurea in discipline di ambito tecnico o scientifico;
- il coinvolgimento di piccole e medie imprese
Saranno inoltre valutati positivamente, con l’eventuale attribuzione al massimo di ulteriori 10 punti percentuali, il possesso, da parte delle imprese richiedenti, del rating di legalità e/o di almeno una certificazione ambientale (EMAS, ISO 140001, ISO 50001).
Le agevolazioni consistono in contributi in conto impianti, per quanto riguarda gli investimenti produttivi e in contributi diretti alla spesa, per ciò che concerne i progetti di ricerca è sviluppo.
I contributi saranno concessi entro il termine finale di validità della sezione 3.13 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” (31 dicembre 2023).
Come presentare la domanda?
Ulteriori informazioni in merito all’entità delle agevolazioni e alle date di apertura e chiusura dello sportello saranno disponibili una volta emanato il bando, per il quale si attende specifico provvedimento del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese.
Le domande di agevolazione andranno in ogni caso presentate all’ente erogante Invitalia che renderà disponibile la procedura di compilazione delle richieste e l’ulteriore documentazione nella sezione dedicata ai Contratti di Sviluppo.
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