Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio
Con la legge di bilancio 2020 (articolo 1, commi 184-197, legge n. 160/2019) l’agevolazione dell’iper ammortamento è stata rimpiazzata (a decorrere dal 1°gennaio 2020) dal nuovo credito in beni strumentali nuovi.
La Legge di Bilancio 2022 ha ulteriormente prorogato questa agevolazione.
Cos’è l’Iper Ammortamento?
L’Iper Ammortamento è una delle agevolazioni che il MiSE promuove per supportare e incentivare gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali (software e sistemi IT), funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi in ottica Industria 4.0.
Grazie a questa agevolazione, i titolari di reddito d’impresa possono incrementare il costo di acquisizione del bene, ottenendo la maggiorazione della quota annua di ammortamento (o del canone annuo di leasing) fiscalmente deducibile. Da cui “Iper Ammortamento“, appunto.
Di conseguenza, si avrà una deduzione che opera in via extracontabile, ottenendo un maggior abbattimento della base imponibile, ma soltanto per i beni che rientrano nel Piano Nazionale Industria 4.0. Più avanti ti sveleremo a quali beni si fa riferimento.
Come funziona Ex Iper Ammortamento 2019 ora Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali: quando si applica
- 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
- 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
- dal 2021 al 2023: 20% (50% per tutto il 2022) del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
- 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
- 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
- 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro;
- 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro
Chi può usufruire del Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali?
I beneficiari sono le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
Il credito d’imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime.
A quali beni si può applicare?
L’Iper Ammortamento è riservato soltanto ad alcune tipologie di beni.
Possiamo infatti individuare in tal senso tre diverse tipologie di investimenti, aventi ad oggetto beni strumentali:
- nuovi indicati nell’allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232;
- nuovi indicati nell’allegato B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232;
- diversi da quelli indicati negli allegati A e B annessi alla legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Sono ammissibili le seguenti categorie di intervento per l’Allegato A:
- Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori;
- Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità (es. sistemi di misura, sistemi di monitoraggio, sistemi per l’ispezione;
- Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza (es. postazioni adattative, sistemi di movimentazione agevolata, dispositivi wearable, interfacce uomo macchina intelligenti).
Sono ammissibili le seguenti categorie di intervento per l’Allegato B:
- Beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali «Industria 4.0.
Sono ammessi gli acquisti in leasing?
L’agevolazione è applicabile anche ai beni acquistati in leasing, il costo da considerare, per il calcolo del credito di imposta, è quello di acquisizione del bene.
Come usufruire del credito di imposta?
Il credito d’imposto viene goduto come compensazione su F24 con l’uso dei 6 NUOVI codici tributo istituiti con la risoluzione dell’AdE n. 3/E del 2021 per utilizzare in compensazione i bonus previsti dalla legge di Bilancio 2020 e dalla legge Bilancio 2021 e 2022.
Cosa deve fare l’impresa per godere dell'agevolazione 2022?
E’ necessario procedere all’acquisto di beni, materiali o immateriali nuovi di fabbrica, dal 1 gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2025, oppure deve emettere l’ ordine e pagare un acconto maggiore del 20% entro il 31 dicembre 2025 e mettere in funzione il bene entro il 30 giugno 2026.
L’impresa, per beni del valore inferiore a 300.000 euro, deve poi acquisire un’attestazione che dimostri che il bene:
- possieda tutte le caratteristiche tecniche vincolanti previste dalla legge;
- sia interconnesso al sistema di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Come richiedere il credito di imposta?
Le imprese che si avvalgono di tali misure effettuano una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). Con apposito decreto direttoriale del Ministero dello sviluppo economico sono stabiliti il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione in relazione a ciascun periodo d’imposta agevolabile.
I modelli di comunicazione sono stati resi disponibili solo il 20 ottobre 2021.
L’agevolazione verrà poi goduta dall’impresa come credito di imposta utilizzabile, solo in compensazione con il mod. F24, in 3 quote annuali (erano 5 nel 2020) di pari importo a decorrere dall’anno di interconnessione dei beni.